Gioco e disegno sono per i bambini mezzi di espressione privilegiati, ma cosa accade quando un terapeuta gioca e disegna assieme al suo piccolo paziente?

Ad ottobre è stato pubblicato da Armando Editore e distribuito a livello nazionale, in libreria e negli store online, il libro di Gianluigi Passaro intitolato “Il disegno narrativo condiviso. Disegnare e raccontare nella psicoterapia con i bambini”.

“Il disegno narrativo condiviso” è un libro di Gianluigi Passaro che presenta al pubblico il lavoro di cinque anni dedicato alla creazione e al perfezionamento di una tecnica di disegno e di narrazione condivisa in terapia da bambino e psicoterapeuta. Ad ottobre, Armando Editore di Roma (per i cui tipi sono arrivati in Italia, a partire dagli anni settanta, i classici di Donald Winnicott sulla tecnica dello Scarabocchio e sulla psicoterapia in età evolutiva cui il Disegno Narrativo Condiviso si ispira) ha pubblicato il volume nella collana “psicoanalisi e psichiatria dinamica”, rendendolo disponibile per l’acquisto in tutta Italia, nelle librerie e negli store online.

Il volume si articola in due parti: nella prima parte sono descritti il Disegno Narrativo Condiviso e lo sfondo teorico di riferimento, spiegati il modo di proporlo al bambino e le sue finalità; nella seconda parte, articolata in tre capitoli, sono presentate delle storie cliniche: due casi individuali, con la presentazione di diversi Disegni Narrativi realizzati nell’arco del percorso terapeutico, e due consultazioni cliniche nelle quali il terapeuta ha realizzato un Disegno Narrativo Condiviso con il bambino e un altro con la coppia madre-bambino.

L’idea innovativa e più importante del volume è presentare la coppia terapeutica al lavoro assieme e contemporaneamente: non sarà soltanto il piccolo paziente a disegnare e raccontare mentre il terapeuta osserva e ascolta; bambino e adulto, invece, disegnano e colorano insieme, e insieme inventano una storia grazie alla quale si potrà avvicinare il mondo interno del bambino, le sue paure e difficoltà, e cercare le risorse più adatte per il cambiamento. Il libro si rivolge a psicologi e psicoterapeuti (ma anche a chi, a diverso titolo professionale, si interessa e occupa della salute e del benessere dei bambini), e offre al lettore la possibilità di conoscere una tecnica innovativa da usare in psicoterapia, capace di far emergere con spontaneità i contenuti emotivi del bambino, versatile e di facile utilizzo.

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Il Disegno Narrativo Condiviso

Disegnare e raccontare nella psicoterapia con i bambini (Armando Editore)

Il Disegno Narrativo Condiviso è una tecnica grafico-narrativa che vede impegnati contemporaneamente bambino e terapeuta. Il disegno comincia tracciando su un foglio una serie di punti casuali (alcuni saranno del terapeuta, alcuni del bambino); successivamente, e ancora nello stesso tempo, la coppia terapeutica unirà tutti i punti con delle linee creando delle figure geometriche chiuse; infine, in ogni parte del disegno, a turno, ciascuno cercherà con la propria fantasia degli oggetti e dei personaggi, o parti di essi. Quando tutti gli spazi saranno sostituiti con dei disegni, paziente e terapeuta coloreranno insieme. Dopo aver disegnato e colorato, il bambino inventerà una storia in cui siano presenti tutti gli oggetti e i personaggi del disegno appena terminato, mentre il terapeuta la trascriverà su un secondo foglio.


"Il testo è un invito a immaginare, giocare e mettersi in gioco. Nel percorso terapeutico, come nella vita, l'intersoggettività è un'esperienza ineliminabile, non si può che essere insieme, generando un'area intermedia frutto inedito e creativo dell'incontro dell'unicità di ciascuno (...) Le conoscenze teoriche diventano nella stanza della terapia esperienza viva, permettendo all'Autore di scrivere un testo che propone in modo stimolante ed originale uno strumento noto da sempre nel lavoro terapeutico con i bambini e non solo: il disegno (...) L'immagine, l'immaginare e il raccontare, centrali per lo sviluppo e il divenire della vita psichica, dominano la scena. È un piccolo paziente a guidare Gianluigi nella creazione di quello che solo successivamente chiamerà Disegno Narrativo Condiviso ..." (Dalla Prefazione di Stefania Baldassari).


“La cosa che mi ha colpito di più del Disegno Narrativo Condiviso di Gianluigi Passaro (che i suoi piccoli pazienti conoscono come Puntastoria) è il fatto di essere teoricamente sofisticato senza togliere nulla, anzi consentendo, l’incontro profondo tra terapeuta e paziente attraverso la mescolanza giocosa di disegno e narrazione. La Puntastoria è una tecnica grafico-narrativa che si ispira alla tradizione psicologica e psicoanalitica sul disegno infantile e agli studi sulla fiaba secondo una prospettiva junghiana. Ciò che la rende speciale è il fatto di essere una tecnica vivente in cui il terapeuta disegna insieme al bambino e lo aiuta a raccontare la sua storia partendo da ciò che è stato disegnato. Sebbene il Disegno Narrativo Condiviso si basi su conoscenze derivate da anni di studio e pratica clinica, esso riconduce ad una verità semplice ed essenziale valida con ogni tipo di paziente, come il fatto che un bambino ha bisogno di un adulto per crescere e un adulto ha bisogno di non perdere contatto con i suoi processi evolutivi per saper creare” (Damiano Biondi, PhD, psicologo e psicoterapeuta, responsabile Ambulatorio Sociale di Psicoterapia - Opera don Calabria Roma)